Una delle domande che si pone l’utente Windows che sbarca su Mac è (tra le tante), quale programma usare per la deframmentazione?
La risposta veloce è: nessuno.
Innanzitutto la capacità dei dischi rigidi è maggiore rispetto a quelli di qualche anno fa, quindi il file system non deve sfruttare ogni angolo del disco per piazzare i file. OS X usa il formato HFS+ che evita di piazzare troppo presto file in zone del disco liberate di recente.
Dai tempi di Mac OS X 10.3, il sistema operativo deframmenta automaticamente tutti i file più piccoli di 20 MB. Significa che ogni volta che tu apri un file di questo tipo, se risulta troppo frammentato, il sistema lo copia in una zona libera del disco, senza che tu te ne renda conto, certo.
E ricorda inoltre che OS X tiene memoria dei file che usi più spesso, e allora che fa? Li sposta nelle aree più veloci del disco per garantire un accesso a essi più veloce.
Nota bene. Mai deframmentare un disco a stato solido (o SSD). Questa operazione potrebbe ridurre la durata di vita del dispositivo.
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