Come installare macOS Big Sur sul tuo Mac

Sappiamo che per installare macOS Big Sur sul tuo Mac puoi scegliere tra due opzioni.
La prima, preferita dalla maggioranza degli utenti, prevede il semplice aggiornamento del sistema operativo. In pratica, le versioni delle applicazioni di sistema sono sostituite da quelle più recenti, oltre a una serie di “cambiamenti” dietro le quinte che toccano un po’ tutti i livelli (dalla sicurezza all’estetica).
La seconda invece, che pochi scelgono perché richiede più tempo, prevede l’installazione da zero del sistema operativo, inizializzando quindi il disco di avvio, e poi, dopo che l’Installer di Big Sur ha terminato il suo lavoro, l’importazione da un disco di backup di tutte le preferenze.

In questo articolo affronteremo entrambe queste opzioni. Ma puoi leggere i nostri precedenti articoli su Big Sur: Rotta verso su macOS 11 Big Sur!
E: Big Sur: scegli come installare il nuovo macOS

Buona lettura.

Prima di installare macOS Big Sur, qualunque sia il tipo di installazione che desideri scegliere, devi avere effettuato una serie di operazioni. Vale a dire:

  • il backup del disco di avvio con Time Machine (leggi: Come usare Time Machine per il backup del tuo Mac)
  • la clonazione del disco di avvio (leggi: Come clonare il disco di avvio del tuo Mac)
  • l’aggiornamento delle applicazioni di terze parti tramite l’App Store, oppure il sito del produttore
  • la verifica della compatibilità con Big Sur delle applicazioni con cui lavori (grazie al sito RoaringApps)
  • l’aggiornamento di Catalina (o del sistema operativo che hai) all’ultimo aggiornamento disponibile (di solito Apple qualche giorno prima del rilascio del sistema operativo, rilascia “qualcosa” per i vecchi sistemi operativi per garantire un aggiornamento più tranquillo)

A questo punto sei pronto a partire verso Big Sur. Scegli un giorno tranquillo (il fine settimana). Se puoi installa Big Sur su una macchina di riserva, osserva l’effetto che fa e solo dopo installalo su quella principale (quella con cui lavori). Verifica che tutto funzioni a dovere (soprattutto le applicazioni con cui lavori, o per te essenziali).

Tutto si svolge di solito senza impicci, ma il problema può nascondersi dietro l’angolo, per questo consegna tutti i lavori (se ne hai), e poi procedi. Anche se tutto scorre liscio come l’olio, tra download dell’Installer di Big Sur (la cui durata dipende dalla qualità della tua connessione Internet) e installazione, e poi un giro tra le novità, si porta via un pomeriggio.

Aggiornare a macOS Big Sur

Hai scaricato l’Installer di Big Sur. Una volta che questo è dentro la cartella Applicazioni si lancerà da sé. Ancora una volta: se non sei ancora pronto puoi chiuderlo andando nella barra dei menu e scegliendo di uscire dall’Installer. E ancora una volta ricordo di spostare l’Installer fuori dalla cartella Applicazioni. Perché come al solito, sarà cancellato dopo che l’installazione sarà stata portata a termine.

Hai un portatile? Collegalo all’alimentatore (ma se è scarico il sistema operativo ti indicherà di metterlo sotto carica, e solo a questo punto l’aggiornamento potrà iniziare).
Se possiedi mouse o tastiera senza fili, o un trackpad, hai verificato il livello delle batterie?
Se hai installato un firewall di terze parti, disattivalo (quello del sistema operativo, ci penserà l’Installer a disattivarlo. Se vuoi farlo tu, meglio ancora).
Nelle Preferenze di Sistema, verifica che all’interno del pannello Condivisione, non ci sia niente di attivato.
Chiudi tutte le applicazioni. Adesso si parte sul serio!

Doppio clic sull’Installer di Big Sur e premi il tasto “Continua” (siamo qui per questo, giusto?).
La solita schermata con la licenza d’uso che tu devi accettare (altrimenti non si procede), e poi devi semplicemente confermare il volume sul quale desideri installare Big Sur: sì, quello di avvio. Se però hai più di un disco, dovrai selezionare quello che riceverà il nuovo sistema operativo. Esiste anche, se non vedi il volume sul quale effettuare l’installazione, il pulsante “Mostra tutti i dischi”: premilo, e seleziona quello che preferisci.

Dopo che avrai selezionato il volume di destinazione premi “Continua”. In alcuni casi potresti vedere, a questo punto, una lista di applicazioni presenti sul disco di avvio del tuo Mac, a 32 bit. Non funzioneranno più con Big Sur (Apple da anni ha annunciato che l’abbandono delle applicazioni a 32 bit in favore di quelle a 64 bit). Prendine nota, e procedi.

L’Installer inizierà il suo lavoro di copia dei file, quindi vedrai apparire una finestra che ti dirà che è necessario riavviare il Mac. Procedi, e abbi pazienza. Perché da qui in avanti dipende dalla dimensione del disco di avvio, se disco rigido oppure SSD (più veloce); dall’età del tuo Mac (più è recente, più dovrebbe essere veloce). Non crede alle stime di durata che vedrai apparire sullo schermo. Probabilmente sono di qualche ingegnere di Cupertino con uno strano senso dell’umorismo: poiché non sono mai affidabili. Mai. E dal momento che non puoi fare proprio nulla sino al termine dell’operazione, perché è un affare tra l’Installer e il tuo Mac, puoi farti due o tre caffè, oppure tè, o quello che preferisci.
Il Mac potrebbe riavviarsi più di una volta; potresti sentire un suono più prolungato (ehi, con Big Sur torna anche il suono di avvio!).

Dopo che tutta questa procedura sarà giunta quasi al termine, prima di poter sbarcare sulla Scrivania di macOS 11 Big Sur vedrai apparire una specie di assistente che ha come scopo quello di definire meglio alcuni dettagli. Quello che apparirà da qui in avanti sullo schermo del tuo Mac infatti dipende dalla versione del sistema operativo che avevi. Quindi potresti vedere:

  • Schermata di benvenuto: qui occorrerà scegliere il Paese, ma chi ha problemi di vista, o è non vedente, potrà avvalersi della funzione VoiceOver, una sorta di assistente vocale che aiuterà l’utente nella configurazione del Mac. Per ricorrere ai suoi servigi, appoggia il dito sul tasto ESC, in alto a sinistra sulla tastiera
  • Seleziona la tastiera (italiana naturalmente)
  • Indica la rete Wi-Fi
  • Accedi con l’ID Apple. Vale a dire inserire la password del tuo ID Apple, ma se non ce l’hai, o vuoi farlo dopo, potrai saltare questo passaggio. Nelle Preferenze di Sistema >ID Apple (in alto) potrai con comodo attivare tutto questo
  • accettare i termini e le condizioni. C’è ben poco da spiegare. Usando un Mac tu di fatto sottoscrivi un contratto d’uso. Devi accettare appunto le condizioni e i termini imposte da Apple
  • Dati e privacy. Apple ci tiene parecchio alla privacy degli utenti e alla gestione dei loro dati. Per questo spiega che solo alcuni dati sono raccolti e solo allo scopo di rendere l’esperienza d’uso del sistema operativo più personale e piacevole. La società ci tiene a precisare che i dati raccolti sono solo quelli strettamente necessari, e che nella maggior parte dei casi restano “in locale” (quindi: sul tuo Mac). Tutta roba redatta dagli avvocati di Cupertino che dobbiamo solo accettare
  • Abilita i Servizi di localizzazione. Se non lo hai fatto in precedenza (questa è la funzione che attiva “Trova il mio Mac”, e fa parte dell’ID Apple), ti sarà chiesto di attivarli ora. Puoi anche farlo dopo recandoti in Preferenze di Sistema > Sicurezza e Privacy > Privacy > Servizi di localizzazione
  • l’attivazione di Siri. Se l’assistente vocale era disattivato nella precedente versione, ti sarà proposto di attivarlo adesso. Puoi accettare oppure rifiutare (e attivarlo in un secondo tempo, sempre andando nelle Preferenze di Sistema > Siri

Siamo giunti al termine? Quasi, perché prima di approdare definitivamente alla Scrivania di Big Sur ed esplorare finalmente tutte le novità, ci saranno alcune finestre pop-up che appariranno. Servono a ottimizzare il sistema operativo. Dopo tutto questo, inizia il viaggio alla scoperta delle novità di Big Sur.

Noi in realtà abbiamo da illustrare ancora una cosa: installare Big Sur da zero.

Installare macOS Big Sur da zero

Come abbiamo già indicato in precedenza, alcuni utenti, per i motivi più diversi, preferiscono l’installazione da zero. Quindi l’inizializzazione del disco di avvio (prima però backup e clonazione del disco di avvio), e poi appunto l’installazione di Big Sur. La clonazione del disco di avvio è fondamentale perché è grazie a essa che avremo un disco avviabile della versione precedente di MacOS contenente anche l’Installer di Big Sur.
Andiamo a incominciare, dunque!

  • Collega il disco esterno che racchiude la clonazione al Mac
  • Clicca sull’icona della mela mordicchiata nell’angolo a sinistra in alto sullo schermo, e scegli il comando “Riavvia”
  • Premi e tieni premuto il tasto Opzione , finché non vedrai apparire sullo schermo le icone dei dischi di avvio. La prima sarà quella del disco di avvio del tuo Mac, la seconda del disco clonato
  • Seleziona quest’ultima con le frecce della tastiera, e premi il tasto Invio per effettuare da essa il riavvio del computer
  • Hai riavviato il tuo Mac dalla vecchia versione del sistema operativo. Adesso devi procedere con l’inizializzazione del disco di avvio sul quale installerai Big Sur
  • Lancia Utility disco (dentro la cartella Utility, dentro quella chiamata Applicazioni)
  • Nella colonna a sinistra dell’applicazione, seleziona il volume di avvio del Mac
  • nella barra dell’applicazione, premi il comando “Inizializza”. Scegli il formato APFS. Ti ricordo che questo comando cancella per sempre il contenuto del disco rigido. Scenderà una finestra di avviso che chiederà conferma a proposito di quello che stai per fare. Premi “Conferma”
  • Il disco scomparirà dalla Scrivania del Mac, ma è del tutto normale. Dopo pochi istanti riapparirà e il suo contenuto sarà andato per sempre. Chiudi Utility Disco
  • Lancia l’Installer di Big Sur presente sul disco clonato. Leggi e accetta le condizioni d’uso e la licenza d’uso
  • Seleziona il volume di destinazione (quello di avvio appena inizializzato), e premi “Installa”
  • L’Installer inizierà a copiare i file, quindi il Mac si riavvierà.

A questo punto, occorre solo pazientare (anche a lungo). Quando vedrai comparire sullo schermo una schermata che ti domanderà di scegliere il Paese dove il Mac risiede, saprai che stai per arrivare al termine (o quasi). Perché ci sono comunque un po’ di cose da sistemare.
Da qui in avanti appariranno delle schermate che potrebbero essere qualcosa di questo genere:

  • indica il Paese dove vivi
  • indica la lingua che usi
  • seleziona la rete Wi-Fi
  • l’Accessibilità, dedicata alle persone ipovedenti o che hanno altre limitazioni fisiche
  • Dati e privacy (come abbiamo già visto nel capitolo precedente)
  • trasferisci dati su questo Mac. Puoi effettuare il trasferimento al Mac dei dati e delle configurazioni salvate su un disco Time Machine, oppure importati da un altro Mac, o da un PC. Conviene fermarsi un attimo e affrontare questo argomento.

Assistente migrazione e il trasferimento dei dati

Grazie a questa funzione, se hai un disco rigido sul quale c’è un backup che contiene documenti, applicazioni, impostazioni, potrai trasferire tutto questo all’interno di Big Sur, in modo che al riavvio non sia necessario perdere tempo con impostazioni e cose di questo genere.

Questa procedura funziona anche con un PC Windows, o con un altro Mac (non solo un disco rigido esterno). Ora, vediamo come importare i dati da un disco esterno.
Nella schermata Trasferisci dati su questo Mac, seleziona “Da un Mac, da un backup di Time Machine o da un disco di avvio”, e premi “Continua”;

Seleziona il disco rigido su cui risiede il backup, e premi ancora “Continua”. La schermata seguente presenterà una serie di voci. Conosciamole meglio:

  • Applicazioni. Questa voce riguarda il contenuto della cartella “Applicazioni”, con tutte le eventuali sotto-cartelle. Da trasferire. Non preoccuparti delle applicazioni del sistema operativo (Safari, Mail, Anteprima…), perché l’Assistente Migrazione è un tipo sveglio. Quindi eviterà di trasferire queste applicazioni poiché sono già state installate nella loro versione più recente. Se invece desideri evitare il trasferimento di qualche applicazione, perché non ti serve più, clicca la freccia accanto ad “Applicazioni”, individuala, e togli il segno di spunta. Non sarà trasferita
  • Documenti e dati. Seleziona anche questa. Qui sono racchiuse cartelle e file relativi al tuo account. Puoi anche vederne il contenuto, se lo desideri. Al suo interno troverai una voce che recita: “Altri documenti e cartelle”. Si riferisce a un insieme di file essenziali al funzionamento del sistema operativo, e per questo è necessario importarli
  • Utenti. Mettendo il segno di spunta, sarà trasferita l’intera cartella che viene raffigurata con l’icona della casetta. Da spuntare e trasferire quindi. Se ci sono più utenti (quello della moglie, dei figli, eccetera), puoi anche decidere di non trasferirne uno. Premi la freccia accanto alla voce “Utenti”, e ne avrai l’elenco. Togli il segno di spunta da quello che NON vuoi trasferire
  • Altri file e cartelle. Selezionare e importare. Racchiude informazioni che si riferiscono al livello root del disco (quindi si tratta di file importanti)
  • Impostazioni del computer e della Rete. Si tratta di quelle che riguardano le applicazioni, ma non solo quelle; anche il risparmio energia e i controlli parentali (se attivati), e quelle relative per esempio alla stampante. E tutte quelle che si preoccupano della Rete e del collegamento a Internet. Da selezionare e trasferire, altrimenti dovrai rifare tutto a mano
  • premi Continua

Il trasferimento di queste informazioni può richiedere anche ore, oppure pochi minuti: dipende dalla quantità di informazioni che occorre trasferire. Alla fine, una schermata avviserà che Assistente Migrazione ha terminato il suo lavoro. Premi “Fine” e procedi ancora. Già, c’è ancora qualcosa da portare a termine. Si tratta di pochi passaggi che possiamo anche sorvolare perché dipendono dal tipo di Mac che possiedi e anche dal tipo di informazioni che hai trasferito.

Ma se tutto procede per il meglio (e di solito succede così), dovresti approdare sulla Scrivania di Big Sur. Di certo il processo di ottimizzazione avrà luogo come sempre in questi casi, e potresti vedere apparire delle finestre pop-up che avvisano di certe procedure semplici da portare a termine. Ma dopo questi passaggi, finalmente si sbarca su Big Sur!

Aggiornare Big Sur

Come sarebbe a dire: “Aggiornare Big Sur”? Non lo hai appena fatto?
Sì, ma spesso gli utenti non si precipitano affatto a scaricare e installare l’ultima versione del sistema operativo di Apple, e lasciano trascorrere un po’ di tempo; anche qualche settimana, perché non si fidano. Oppure perché non possono.
Può capitare quindi che alcune applicazioni del sistema operativo ricevano degli aggiornamenti anche pochi giorni dopo l’arrivo del nuovo macOS. Ma anche che arrivi un aggiornamento sicurezza particolarmente importante: quindi occorre aggiornare.
Vai in Preferenze di Sistema > Aggiornamento software e metti il segno di spunta a “Mantieni il Mac aggiornato automaticamente”. In questo modo, non appena ci sarà un nuovo aggiornamento, riceverai una notifica.
Premi il pulsante “Avanzate” e assicurati che la voce “Installa i file dei dati di sistema e gli aggiornamenti di sicurezza” sia spuntata. Installa automaticamente questo genere di aggiornamenti importanti.


La voce “Cerca aggiornamenti” non ha bisogno di spiegazioni.
La seconda voce “Scarica i nuovi aggiornamenti quando disponibili”, scarica appunto gli aggiornamenti e poi ti notifica che li puoi installare o all’istante, oppure rimandarne l’installazione ad altro momento.

“Installa aggiornamenti macOS” sono aggiornamenti dedicati al sistema operativo, e che richiedono il riavvio.

“Installa gli aggiornamenti delle app da App Store”: aggiorna le applicazioni di terze parti scaricate dal negozio di Apple (e solo quelle).

Dopo l’installazione di Big Sur

Ci sono alcune cose da fare dopo che l’installazione di Big Sur è andata a buon fine, e prima di iniziare a esplorare sul serio il nuovo OS.
Se l’Installer ha trovato degli elementi che possono entrare in conflitto con il sistema operativo li raggruppa e poi li piazza in una cartella apposita che conserva il software incompatibile. Di questa cartella, se si trova appunto software incompatibile, vedrai l’alias sulla Scrivania del tuo Mac. Dai un’occhiata a quanto contiene ma lascia stare quello che contiene, non spostarli né tentare di rimetterli al loro posto. Se il sistema operativo ha agito così, ha i suoi buoni motivi.
E poi?

Se lanci Mail, vedrai (come sempre) che l’applicazione ha bisogno di un po’ di tempo prima di lanciarsi definitivamente. Deve infatti essere aggiornato il suo database.

Se poi lanci Safari e hai installato delle estensioni, queste potrebbero non funzionare più, soprattutto se lo sviluppatore ne ha abbandonato lo sviluppo. Vai allora sull’App Store e cercane o la versione aggiornata, oppure un’alternativa.

Adesso non resta che andare a vedere sul serio le novità di Big Sur: le scopriremo in un prossimo articolo!

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