Mac lento? BuyDifferent ha la soluzione

Abbiamo intervistato 200 clienti BuyDifferent. Il nostro sondaggio ha dimostrato che nell’ 83% dei casi gli utenti Apple possono ottenere le performance ricercate in un Mac nuovo semplicemente aggiornando la propria macchina con le giuste espansioni.

È quindi possibile rimandare di almeno un paio di anni la spesa per l’acquisto di una macchina più recente.

Con una spesa media di circa 338 €, infatti, 166 clienti su 200 intervistati hanno dichiarato di avere ottenuto, con il nostro aiuto, performance paragonabili all’acquisto di un nuovo Mac.

L’aggiornamento del tuo attuale disco rigido con un disco a stato solido, ossia un SSD, ti permette di avere performance migliori fino al +300%: immagina cosa significa lavorare su Final Cut Pro X con una velocità 3 volte superiore rispetto a quella di adesso oppure avviare il tuo iMac nel giro di secondi e non di interminabili minuti.
Quanta produttività guadagni a fine mese?

Altra soluzione: un incremento di memoria RAM ti consente di far girare in modo più fluido il sistema operativo Mavericks (o precedenti) e di tenere aperte quelle 10-15 App che utilizzi più spesso, consentendoti di passare dall’una all’altra senza frustanti attese.

Infine: la sostituzione della batteria del tuo portatile dopo 2-3 anni di uso, ad esempio, ne riporta immediatamente l’autonomia alla durata originaria.

E non scordare questo. 8 utenti su 10 hanno installato in autonomia (o con il supporto dell’assistenza) le espansioni acquistate, mentre il restante 20% ha deciso di affidarsi al Servizio di ritiro e installazione upgrade di BuyDifferent.

Se vuoi saperne di più, contattaci!

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Apple e il mondo – Una riflessione

Quando senti analizzare la storia di Apple in giro, ti sembra di vedere tutta gente più o meno rabberciata che ripete sempre le stesse previsioni, ovvero Apple è destinata a Fallire, come già successo nella guerra contro Windows.

Ora, non ho nulla contro chi fa le previsioni perché alla fine se tu spari nel MUCCHIO prima o poi indovini, però non mi va che ci si spacci per esperto o per guru laddove sbagli molto più spesso di quanto indovini.

La canzone che sta attualmente andando per la maggiore è che Apple sta sbagliando nella gestione degli iPhone perché avrebbe dovuto rilasciare terminali economici (intorno ai 300€) e non il 5c che è troppo costoso ed è stato un flop.

Ora non pretendiamo di sapere come si valuti se qualcosa è un FLOP, ma se la colpa del 5c è di essere stato battuto nelle vendite solo dal 5s beh direi che il concetto di flop va riscritto.

Se una società che aveva IL telefono più venduto, rilascia un secondo apparecchio per coprire altro mercato e questo apparecchio diventa il SECONDO TELEFONO più venduto, beh allora il concetto di FLOP è stato stravolto.

Immaginate che FIAT rilasciasse un modello che fosse il più venduto in Europa e poi gli analisti dicessero che c’è bisogno di una seconda auto per non dipendere completamente dal successo del singolo modello.

FIAT presenta una seconda auto, che diviene la SECONDA auto più venduta in Europa e tutti a dire che FIAT ha sbagliato ed è prossima al fallimento perché non ha RAGGIUNTO il primo POSTO nelle vendite con questo ulteriore modello.

Peccato che l’auto più venduta sia SEMPRE SUA e che per inciso le fa guadagnare anche di più.

Il mitico Steve Jobs tanto citato a sproposito da tutti, nella sua presentazione dell’iPhone pose l’obiettivo per Apple di raggiungere la quota di mercato dell’1% nel 2008, vendendo 10 Milioni di iPhone nell’intero anno.

Aggiungo adesso una riflessione importante che cosa è uno SMARTPHONE. Fino a 5 anni fa gli smartphone erano considerati degli apparecchi di fascia “medio-alta” e quindi erano tutti più o meno in diretta competizione con l’iPhone.

Oggi vendono degli Smartphone a 69 € e questi volumi portano all’incremento di Android o degli Windows Phone. Possiamo dire che siano lo stesso prodotto dell’iPhone o abbiano tolto mercato ad Apple?

No.

I telefoni da 20-100 € facevano parte dei 957 Milioni di dispositivi citati da Jobs nel 2007, eppure l’obiettivo di Apple non è MAI stato quello di diventare la LEADER in Volume nel mondo della telefonia, al contrario voleva prendersi il mercato più interessante e lasciare agli altri la fascia più bassa dove i margini sono inferiori e la qualità va compromessa.

Intorno alla metà del 2010 Apple che partiva da 0 nel 2006 aveva acquisito circa la META’ del totale dei profitti nel settore dei telefoni cellulari. Nel 2012, questa quota è salita al 75%.

Oggi si vendono nel mondo 1,8 Miliardi di Telefoni cellulari, di cui 800 milioni circa tradizionali ed 1 Miliardo di Smartphone.

È chiaro che la definizione di smartphone stia diventando “vaga” e molti telefoni di SMART hanno pochissimo, ma tanto basta per fare i conti e dire che iOS è in declino ed Android e Windows Phone sono in crescita come sistemi operativi.

Giocare con i numeri è sempre un esercizio che molti fanno per sentito dire.

Mettiamo 2 numeri in ordine:

Apple ha venduto nel 2008 più di 13 milioni di iPhone, 92 Milioni nel 2011 e 152 Milioni nel 2013.

Questi sono i dati VERI che pochi hanno la voglia di analizzare. Nessuna alea, tutto concreto e passato alla storia.

Nessuno chiederà all’Audi di vendere tante Auto quante ne vende la Volkswagen (che poi ne è la proprietaria), ma di essere leader nel suo mercato, andando in competizione con BMW e Mercedes.

Quindi per adesso Apple ha ancora tanta strada da fare nel mondo degli smartphone, mentre qualche problema sembra incontrarlo nel mondo dei tablet e quello più “imprevisto”, ma contro il quale Apple ha sempre dovuto combattere, si chiama LONGEVITÀ.

Sì, gli iPad sono LONGEVI, durano in termini di fruibilità ed operatività molto più degli iPhone anche perché si possono utilizzare via via per funzioni diverse.

Gli iPad 1 o 2 possono essere ancora perfetti come dispositivi di fruizione di film, per far giocare i bambini, per avvicinare le persone anziane a questi strumenti o anche per leggere un ebook.

È chiaro quindi che a differenza dei telefoni è più difficile creare voglia di aggiornare negli Utenti, ma il lato positivo è che il numero di ipad in funzione è molto più alto in termini % sul venduto, rispetto al numero di iphone.

L’iPad è qui per rimanere, non è una moda passeggera come lo sono stati i NetBook altra grande illusione su cui tantissimi SOLONI hanno sprecato fiumi d’inchiostro. Tutti a dire che qualora Apple non avesse rilasciato i netbook sarebbe fallita non avrebbe più venduto nulla.

Apple ha scelto di focalizzarsi su risposte migliori, per chi voleva dei portatili piccoli, leggeri e perfettamente funzionali ha creato i MacBook Air, per chi invece voleva leggere le email, navigare sui social, avere una connettività continua con la propria vita e soprattutto TANTA TANTA autonomia, ha realizzato gli iPad.

Finalmente verso la fine del 2012 anche riviste come Forbes hanno dovuto riconoscere che la presentazione dell’Air prima e dell’iPad successivamente ha praticamente ucciso il concetto stesso di netbook.

Certamente a Cupertino sanno che essere primi vuol dire essere più avanti degli altri, ma il problema di essere AVANTI non va confuso con il FARE prima degli altri o fare le stesse cose degli altri. Apple ha presentato l’iPhone quando tutti pensavano non servisse e mentre tutti chiedevano i Netbook ha presentato l’iPad.

Oggi tutti immaginano che l’iPad fosse un successo annunciato, in realtà non è così, anzi in assoluto l’iPad è stata la più grande scommessa fatta da Apple negli ultimi anni. Infatti mentre gli iPhone erano pur sempre dei cellulari ed i cellulari venivano già acquistati, i Tablet erano già stati presentati più volte da tante aziende, tra cui Microsoft e scartati dai consumatori.

Apple ha venduto dal 2010 ad oggi la ragguardevole cifra di 200 Milioni di iPad. Anche questo piccolo dato è qualcosa che dovrebbe far riflettere. Apple nonsolo Apple ha creato un prodotto hi-tech tra i migliori best seller degli ultimi decenni, ha fatto di più: ha creato una nuova categoria di prodotto, non solo a tavolino o in modalità demo, bensì per il mercato di massa.

Il Web fu pieno di articoli che pronosticavano la fine dell’iPad il suo fallimento perché la gente non voleva i Tablet. Anche quella volta molti commentatori e molte persone hanno confuso il rifiuto di un concetto con il rifiuto di una soluzione. Le persone non VOLEVANO quei tablet, lenti, con sistemi operativi poco reattivi che richiedevano il pennino per essere utilizzati, che non permettevano di fare alcune cose addirittura meglio che davanti ad un Pc.

Che non permettevano alle persone, con semplicità e senza impazzire di fare le cose che gran parte delle persone fanno, gestire la posta, navigare sul web, vedere un film, leggere un Libro.

L’iPad ha permesso tutto questo e dopo un po’ hanno iniziato ad arrivare vagonate di prodotti più o meno messi insieme con l’obiettivo di vendere, tanto, capito che c’era mercato, si poteva aggredire ed è stato un fiorire di lanci più o meno aggressivi, seguiti da immediati articoli di lode e di previsioni rosee per i nuovi entranti.

Doveva essere così per i Tablet di Dell o quelli di HP, ma di tutto l’esercito di potenziali concorrenti iniziali pochi hanno retto l’impatto. Oggi esistono certamente molti produttori di Tablet, così come ne esistono molti di Personal Computer, ma la gran parte ha puntato a produrre quantità e competere sul prezzo più basso, lasciando ad Apple, insidiata da Samsung la fascia alta e media del mercato.

Apple deve continuare, come tutte le aziende, a migliorare i propri prodotti ed offrire soluzioni più eleganti e migliori, ma non può e non deve farlo SOLO per il gusto di farlo.

Occorre lavorare per avere soluzioni davvero diverse, non serve fare un orologio da polso con un sensore per poter dire che si sta innovando, occorre trovare un motivo VERO per cui una persona dovrebbe INDOSSARE qualcosa.

Per questo le discussioni sul cosiddetto “iWatch” mi lasciano freddo. Apple è piena di prototipi perché normalmente a Cupertino sviluppano le idee come fanno molte altre aziende. Alcuni prodotti muoiono subito, altri muoiono al primo concept, altri vanno avanti e muoiono perché una volta completati, non risultano adatti al mercato e solo pochissimi raggiungono davvero lo stadio di prodotti vendibili.

Per intenderci in Apple stanno lavorando su Tablet con schermo da 12”, iPhone con schermi grandi, con schermi Curvi, stanno provando diverse soluzioni per migliorare i portatili riducendone il peso ed aumentandone la durata, ma di questo gran lavoro quello che vedremo non sarà che una minima parte, quella che avranno valutato essere adatta a portare il nome e la filosofia Apple.

La cosa più “semplice” al mondo è fare PREVISIONI su Apple, tanto nessuno controlla mai che si abbia ragione. Ora io posso dire che Apple presenterà un nuovo iphone quest’anno, posso dire che sarà tra fine agosto e settembre, posso dire che sarà più veloce del 5s.

Ma tutto quanto ho detto è sostanzialmente una cosa che avrei potuto scrivere in tutti gli anni precedenti…

Quello che potrebbe fare Apple sarebbe decidere se alla presentazione del nuovo iphone, far passare il 5c al posto del 4s e questo per alcune validissime ragioni di mercato:

  1. Unificare finalmente il connettore Lightning su tutti i dispositivi in vendita.
  2. Possibilità visti i volumi raggiunti di sfruttare le efficienze raggiunte sulla produzione del 5c per renderlo di prezzo simile al 4s pur essendo più recente.
  3. Avere un prodotto di fascia “entry” che abbia dalla sua anche la flessibilità dei colori che permette di rispondere così anche alle esigenze modaiole di coloro che entrano per la prima volta nel mondo dell’iPhone.

Apple potrebbe però procedere con il discorso di differenziare i prodotti anche modificando il percorso dei 5c per farli diventare il prodotto che estende la vita del prodotto precedente modificandone alcune caratteristiche essenziali quindi potrebbe anche scegliere di rilasciare una sorta di 5CS (scusate l’orribile nome) quindi un 5c con le tecnologie del 5s, ma onestamente questa cosa la vedo meno probabile.

Ora parliamo di una diversa area di interesse per Apple, più precisamente andremo a parlare di tutto il mondo dei computer.

Apple oggi è uno dei pochi produttori di computer che vede crescere il volume dei suoi prodotti consegnati al consumatore finale. Cresce grazie all’innovatività dei suoi prodotti ed anche grazie ad un attento e molto scrupoloso lavoro di continuo miglioramento dell’offerta

Quello che non viene compreso analizzando il business di Apple è che l’azienda cerca di realizzare e vendere prodotti che per loro natura siano in una fascia medio/alta del mercato.

È il caso degli iMac che sono in assoluto gli All-in-One di maggiore successo, ed ancor di più è il caso dei MacBook Air, presentati di recente con uno piccolo aggiornamento minore e che rappresentano la linea di maggior successo e penetrazione commerciale di Apple.

Apple ha dichiarato che il mondo dei Personal Computer, come mercato è un mercato del “passato” ovvero che è destinato a contrarsi, eppure non ha snobbato questo mercato ma anzi ha continuato a migliorare cercando di trovare e correggere i difetti dei prodotti.

In questo senso il caso dei MacBook Air è emblematico, Apple ha puntato su portatili leggeri ma allo stesso tempo potenti e dalla durata della batteria crescente con l’obiettivo chiaro di offrire alle persone uno strumento EFFICIENTE.

Mentre il mondo dei computer Windows compatibili combatteva per costruire computer PARTENDO dal prezzo che non doveva superare una certa cifra, Apple ha iniziato a costruire macchine, come gli Air, che prima di tutto rispondessero alle esigenze NON MANIFESTATE apertamente dalle persone.

Gli AIR sono stati i primi computer, di largo successo, ad essere contemporaneamente molto leggeri e con una notevole attenzione all’utente che avrebbe dovuto usarli quindi mentre Apple sacrificò i processori o la RAM rendendola non aggiornabile, offrì una tastiera completa ed uno schermo generoso in dimensioni molto contenute.

Come sempre in casa Apple fu fatta una scelta coraggiosa, quella di togliere il lettore DVD al fine di ottenere le minori dimensioni possibili.

Oggi questa scelta sembra quasi doverosa, ma se si considera che questo lancio fu fatto nel 2008 in piena era Netbook si può comprendere quanti rischi avesse preso Apple nel prendere questa strada.

L’Air non era del tutto pronto e molti cominciarono a sostenere che sarebbe stato un grande flop.

Un sito italiano riporta correttamente quelle che erano le impressioni dell’epoca:

“..Ho definito eccezionale il tempismo con cui Apple ha presentato il suo nuovo notebook perchè, quasi nelle stesse ore, è divenuta concreta la possibilità di acquistare il nuovo notebook Asus Eee; che costa 300 euro”…

Quindi quando ci si imbatte in analisti che spiegano ad Apple cosa fare è molto meglio essere prudenti.

Ci vuole coraggio quando si gestisce un prodotto, il coraggio maggiore è quello di uccidere un prodotto prima che diventi completamente insignificante e soprattutto farlo per scommettere tutto su quello che può essere il prodotto DEL FUTURO, ma che non è ancora il PRESENTE.

Apple ha fatto anche questo uccidendo i Macbook che erano dei buoni portatili per sostituirli con l’air che era NON AGGIORNABILE né nella RAM, né almeno all’inizio nel Disco interno, quest’ultima cosa non è più vera visto che su Buydifferent abbiamo trovato e selezionato gli aggiornamenti possibili fino a 480GB, che rendono il computer più longevo e capiente.

Ma resta il fatto che in un mondo che punta a ridurre i prezzi, tagliare il proprio prodotto più economico, sostituendolo con un prodotto dotato solo di dischi di nuova generazione ma poco capienti richiede una notevole dose di coraggio ed è quello che fanno le aziende che assumono rischi e non si limitano a FARE quello che farebbero tutti.

Tutti fanno portatili e “risparmiano sulle batterie” se non per qualche modello particolare o ultraleggero che però è per una nicchia dei loro clienti, Apple ha posto l’AUTONOMIA al centro della sua attenzione ed è su quella che ha costruito tutti i suoi prodotti ed è a quella che continua a guardare generazione dopo generazione ed a spingere sia Intel sia i suoi laboratori interni a lavorare, scegliendo sempre le soluzioni che possano garantire ogni piccolo miglioramento dell’efficienza e della durata della funzionalità del proprio portatile.

Il secondo computer che vorrei analizzare è uno di quelli che raramente vedrete sui titoli come un best seller ovvero il Mac PRO.

Si tratta di una macchina pensata per i professionisti ovvero per tutti coloro che hanno bisogno di prestazioni estremamente elevate non ottenibili da un All-in-One come l’iMac, sia in termini di espansibilità che di potenza bruta.

Anche in questo caso Apple ha scelto una strada diversa da tutti gli altri, una macchina COMPATTA, silenziosa ed estremamente potente, ma che punta tutto su tecnologie di ESPANSIONE potenti, ma ancora non diffuse, come lo è Thunderbolt, oltre che su connessioni ben note come la USB 3.0.

Apple ha previsto in questa macchina RAM fino a 128GB, ma soprattutto SSD velocissimi installati su schede particolari abbandonando il vecchio standard SATA per abbracciarne uno più recente, più veloce, ma meno utilizzato.

Il motivo?

Disegnare una VERA macchina professionale, rinunciando, anche in questo caso, ai compromessi.

Lo stesso è stato per le schede VIDEO integrate nel core, ma già pensate per lavorare in coppia così da offrire prestazioni notevoli e potenzialmente crescenti.

Il Mac PRO rappresenta un po’ quello che l’evoluzione dell’informatica porterà presto su tutte le macchine, computer estremamente potenti che si appoggino a soluzioni esterne per espandere le loro capacità così da permettere di avere solo la potenza richiesta laddove necessario.

Certo ci saranno ancora aziende che compreranno PC con WINDOWS, che vorranno macchine che costino poco, poco ottimizzate per fare lavori banali, ma per quel tipo di mercato Apple al momento non ha risposte, per il semplice motivo che non le interessa ne è attrezzata per competere.

Quello che continuerà a fare sarà integrare in modo sempre più forte i suoi mondi, quello mobile con quello dei computer al fine di rendere sempre più semplice la vita degli utenti dei suoi dispositivi mobili che richiedono o cercando anche una postazione “FISSA” per svolgere quelle attività che sono più efficienti o semplici su un computer rispetto ad un Tablet.

È da questa visione e da questa consapevolezza, chiamata anche “Halo Effect”, che Apple trae buona parte della crescita delle sue vendite nel mercato dei Computer, mercato che, in numeri assoluti è in contrazione.

Anche qui tanti a commentare cosa dovrebbe fare Apple, quali prodotti dovrebbe rilasciare e cosa dovrebbe fare. Nessuno a verificare che Apple è leader assoluta con quote di mercato incredibili negli Stati Uniti in particolare, nel segmento dei portatili di valore superiore ai 1000$.

Come dire che tutti coloro che intendono spendere soldi per un computer più potente, comprano un Apple.

Anche in questo caso Apple prende la parte del mercato più interessante per volumi e margini e costringe gli altri a competere sulle fasce più basse, fatte di volumi alti e bassi margini.

Se si considera che negli ultimi 8 ANNI Apple ha visto crescere le sue vendite anno dopo anno, più di quanto sia cresciuto il mercato dei PC, si comprende bene come mai come oggi i Computer Apple si vendano e siano sempre più ricercati ed apprezzati.

Il motivo è anche nel crescente spostamento del centro di interesse delle persone verso Internet, che paradossalmente agevola una piattaforma come Apple che offre alle persone una stabilità ed una semplicità a cui esse sono abituate sugli iDevice, senza richiedere più sacrifici o incompatibilità come quelle dei programmi Windows, sempre più presenti su entrambe le piattaforme e meno importanti rispetto alla fungibilità e funzionalità dei siti Web.

Nonostante la morte dei PC, c’è ancora tanto da fare in questo modo e per il momento a Cupertino stanno lavorando alacremente per continuare ad essere all’avanguardia. Vedremo nei prossimi mesi cosa sapranno fare ancora.

Antonio Capaldo – Cofondatore BuyDifferent

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Scopriamo OS X Mavericks – La tastiera

Nelle Preferenze di Sistema di OS X Mavericks esiste la Tastiera. Qui troviamo ad attenderci quattro sezioni. Quella relativa al Testo permette di creare dei termini capaci di sostituire parole ben più lunghe.
os x mavericks tastiera

È sufficiente premere il tasto “+” in basso a sinistra per creare un campo di testo dove scrivere l’abbreviazione. Per esempio ind per indirizzo. Nel campo di testo accanto, che si attiva con la pressione del tasto Tab (quello sopra il tasto Maiuscole), si scrive l’indirizzo completo.

La prossima volta che dovrai inserire l’indirizzo “fisico” nel corpo della mail, sarà sufficiente digitare “ind” e premere la barra spaziatrice, per inserire l’intero indirizzo senza dover scriverlo a mano per intero.

Per eliminare un’abbreviazione che non serve più: selezionala e premi il tasto della sottrazione!

Le abbreviazioni che inserisci qui, se hai attivato iCloud, saranno erogate anche ai tuoi dispositivi mobili.

[Marco Freccero, EspertoMac BuyDifferent]

Acquista il videocorso: OS X Mavericks Base

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Le 50 migliori app per iPhone

Per la collana EspertoMac, BuyDifferent presenta il nuovo ebook GRATUITO dedicato alle 50 migliori app per iPhone 2014.

Cinquanta consigli che racchiudono il meglio dell’App Store: questo eBook è l’ideale per chi ha da poco acquistato un iPhone e vuole sapere quali app bisogna assolutamente installare, ma anche per i veterani Apple che, magari, scopriranno dei titoli di qualità che ancora non conoscevano.

copertina ebook buydifferent

Le 50 migliori app per iPhone 2014” è stato realizzato da Giuseppe Migliorino, Content Manager di iPhoneItalia.com e iPadItalia.com.

In queste pagine troverai le migliori applicazioni per iPhone presenti su App Store, rilasciate o profondamente aggiornate nel corso del 2013, scelte in base a diversi criteri che hanno tenuto conto non solo della qualità delle singole app, ma anche della loro utilità e della loro diversificazione.

Dopo aver acquistato la tua copia dell’e-book, potrai scaricarlo sul tuo Hard Disk dall’Area Personale.

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Scopriamo OS X Mavericks – La tastiera/2

Sempre all’interno di Tastiera, dentro le Preferenze di Sistema, esiste la possibilità di disattivare l’opzione “Correggi automaticamente ortografia”. Si trova all’interno del pannello Testo.

correggi testo os x mavericks

Sotto, il menu a discesa impostato su “Automatica per lingua” permette al sistema operativo di correggere in modo automatico il testo, senza che l’utente si debba preoccupare di modificare qualche impostazione.

Nella parte inferiore di questa finestra, puoi decidere quali virgolette e trattini utilizzare nei tuoi testi.

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Videocorso OS X Mavericks base.

Videocorso OS X Mavericks Avanzato.

[Marco Freccero, EspertoMac BuyDifferent]

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