Come deframmentare il Mac (e perché non ha senso farlo)

Ti sei accorto da un po’ di tempo che il tuo Mac non è più veloce e pimpante come un tempo. Non è vecchio, ma ha qualche anno alle spalle. E hai letto su qualche forum che in questi casi la deframmentazione può essere molto utile per recuperare velocità e prestazioni.
Peccato che si tratti di informazioni errate.
In questo articolo ti indicheremo perché il tuo Mac non ha bisogno di deframmentazione; ma anche ti indicheremo quali Mac hanno effettivamente bisogno di deframmentare.

Buona lettura.

Molti utenti, che provengono dalla piattaforma Windows, sono certi che la deframmentazione sia qualcosa da fare anche sul proprio Mac. In effetti i PC hanno problemi di prestazioni e ricorrono quindi alla pratica della deframmentazione di frequente. Ecco perché per esempio Windows 10, settimanalmente, effettua la deframmentazione. Il software per questa pratica di manutenzione è incluso all’interno del sistema operativo di Redmond.

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La faccenda però è parecchio diversa su macOS. Innanzitutto il sistema operativo di Apple non ha con sé alcun software per deframmentare. Il motivo?
I Mac dal 2002 fanno da sé. Da OS X 10.2 il sistema operativo si preoccupa di questa operazione, in modo silenzioso e sicuro.
A questo c’è da aggiungere un avvertimento importante rivolto a quanti hanno un disco SSD (a stato solido quindi). La deframmentazione con questo genere di dischi non solo non serve: ma rischia di danneggiare in modo definitivo proprio il disco. Perciò, se hai un disco a stato solido sul tuo Mac: non fare mai la deframmentazione. Mai.
Ma: perché deframmentare? O meglio (visto che il Mac non ne ha bisogno, a parte rari casi che vedremo tra poco): che cosa significa “deframmentare”?

Che cosa vuol dire deframmentare?

Il tuo Mac lo usi per produrre file di ogni genere e dimensione: testo, audio, video, foto… Questi file sono frammentati (diciamo: spezzettati) in porzioni più piccole e disseminati per tutta la superficie del disco rigido. Per tutta la superficie del disco significa proprio quello: che un file grande, per esempio un filmato, viene sparpagliato in varie aree del disco rigido. Questa è la frammentazione.
Quando perciò apri un file, in un batter d’occhio avviene un’operazione che ha come scopo quello di “riassemblare” tutti i pezzetti dei file sparsi un po’ ovunque, per offrirtelo completo.

Questo era un problema in passato, quando la tecnologia dei dischi rigidi non era così spinta come adesso; e la loro dimensione non era così generosa come oggi. Inoltre, come abbiamo detto, macOS porta con sé da tempo (come abbiamo già scritto prima), una funzione di deframmentazione automatica, e che riguarda i file della dimensione di 20 MB o inferiore. Esatto, ci pensa il sistema operativo.
Non solo.
Sempre grazie a macOS, lo spazio sul tuo disco rigido viene ottimizzato, e i file che sono usati più frequentemente sono piazzati in zone contigue, in maniera da rendere la loro apertura e gestione ottimale.

Se sei una persona che fa un uso ordinario del Mac, la deframmentazione non è perciò un argomento che ti deve preoccupare.

La faccenda potrebbe cambiare (forse) se invece per lavoro gestisci file audio, video, foto, di peso rilevante (e quando dico rilevante intendo parecchio pesanti!). In questo caso, e solo in questo caso, la deframmentazione potrebbe essere un’opzione da considerare.

Però è bene ribadire un concetto: se hai un disco SSD o a stato solido NON devi effettuare la deframmentazione. Se invece lo fai, o purtroppo lo hai fatto, sappi che questo ha ridotto (o potrebbe ridurre), la durata di vita del disco a stato solido.

Inoltre, prima di iniziare la deframmentazione, è indispensabile un backup dei dati. E non scordare che è un’operazione che richiede tempo.
Quindi, il tuo Mac uò effettuare la deframmentazione (solo dopo aver effettuato il backup) se:

  • il tuo Mac ha un disco rigido
  • produci e salvi file di almeno 1 GB (o più grandi)
  • lo spazio libero rimasto sul disco di avvio del tuo Mac è inferiore al 10% (il sistema non sarà più in grado di provvedere alla deframmentazione da sé)

In questi casi potrai (anzi: dovrai), effettuare la deframmentazione del disco di avvio del tuo Mac: ma con quali applicazioni?
Una delle più celebri è Drive Genius 5 (è possibile scaricare una versione dimostrativa). Costa 79 dollari.
Altra applicazione per la deframmentazione su Mac è TechTool Pro 11: costa 145,99 euro.

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