Se il gatekeeper si mette in mezzo

Con la funzione Gatekeeper di OS X Mountain Lion, tutto resta nelle mani dell’utente. Costui può attivarla o disattivarla, ma l’essenziale è comprendere che Apple ha messo in opera qualcosa che alza il livello di sicurezza.

È ovvio anche ai sassi che se disattivo il Gatekeeper per scaricarmi in santa pace tutta la discografia di Neil Young da un sito pirata, e poi incappo in un malware, non potrò prendermela con Apple per la poca sicurezza del sistema operativo.

Quando scarichiamo un’applicazione che non ha né firma digitale, né è “sandboxed”, e il Gatekeeper è attivato, il Mac farà apparire una finestra per avvisarci che NON sarà aperta.

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Il Gatekeeper in OS X Mountain Lion

Gatekeeper è il sistema di protezione presente su OS X Mountain Lion per consentire l’installazione di applicazioni solo certificate, o provenienti dal Mac App Store e che perciò si dicono “sandboxed”.

Cosa significa questa espressione (di cui forse avete già sentito parlare a proposito delle applicazioni per i sistemi iOS)?

Un’applicazione non “sandboxed” (tutte quelle che non sono sull’App Store per esempio), ha accesso a ogni risorsa su un computer, e anche se non è realizzata per certi scopi, quali controllare la webcam, o inviare i nostri dati attraverso la Rete, può farlo. Non da sola certo, ma grazie a del codice maligno iniettato da un pirata informatico. Perciò anche un innocuo e gratuito programma ha praticamente accesso a ogni risorsa del computer.

Viceversa, un’applicazione “sandboxed” non ha tutta questa libertà. Anche se infettata, non potrà portare i suoi attacchi ad altre risorse del sistema operativo, proprio perché vive all’interno di un ambiente “chiuso”, sigillato, e i suoi contatti con il resto del sistema sono limitati, e sottostanno a un insieme di regole ferree che descrivono cosa essa può fare, e cosa no.

La prima cosa che è necessario sapere è che tutto è all’insegna della trasparenza, e in mano all’utente. La seconda: in base a quello che noi decidiamo, potremo scegliere quali applicazioni scaricare e quindi installare sul nostro Mac.
Per capire il funzionamento di Gatekeeper, lanciamo le Preferenze di Sistema, e spostiamoci in Sicurezza e Privacy.

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Un anno senza Steve Jobs

Ricordo le battaglie, negli anni ’90, quando in Italia Apple era praticamente sconosciuta ai più: i siti web dei fan di Cupertino organizzavano le petizioni contro le testate in edicola che rilasciavano dei bellissimi Cd-Rom solo in versione Windows, si organizzava il MacDay a Modena, e gli amici del POC riunivano, una volta al mese, “evangelisti” da tutta Italia attorno a una pizza sui navigli.

All’epoca, spiegare agli amici perché avevi scelto di acquistare un Macintosh era davvero una faccenda scomoda, poiché a parer loro erano più i motivi per non comprarlo che quelli per farlo: “Non ci sono tanti programmi per gli Apple”, dicevano, “Non trovo i giochi come su PC”. E la più classica di tutte: “Ma il Macintosh è solo per i grafici!”.

Se provavi a parlare del CEO di Apple a qualcuno prima dell’avvento di iPhone, la risposta era “Jobs chi?”. Il celeberrimo discorso ai neolaureati di Stanford ha cominciato a girare in Rete quando YouTube nemmeno esisteva: dopo 2-3 anni era lì che girava solamente tra gli addetti ai lavori, le community Apple, i Blog.

Apple senza Jobs, a metà degli anni ’90, subiva perdite a sette zeri ogni mese: nel 1997 il suo rientro azienda e il ritorno, nel giro di pochi anni, ai fasti degli anni Ottanta grazie agli iMac gelatinosi e colorati e ai fantastici processori G3 e G4 che nelle pubblicità “tostavano” gli Intel senza troppi complimenti.

All’inizio degli anni 2000 è la volta di iPod, con annesso l’ecosistema di iTunes e, a partire dal 2004, l’ascesa di Apple diventa praticamente inarrestabile da ogni punto di vista rispetto al quale è possibile misurare i risultati di un’azienda: fatturato, numero di utenti, market share, utili, cassa, punti vendita, notorietà di marca, capitalizzazione borsistica.

Nel 2007 l’avvento dell’iPhone catalizza una rivoluzione nel mondo del mobile e crea un successo planetario oltre le più rosee aspettative e che l’arrivo di iPad all’inizio di questi anni ’10 non ha potuto che corroborare.

Il lustro 2007-2012, sarà probabilmente ricordato come l’Età dell’Oro di Apple: ma questo smisurato quanto meritatissimo successo sospinto dall’imprimatur di Jobs, ha incrociato il dramma personale della sua malattia che, keynote dopo keynote, lo ha mostrato al pubblico sempre più magro e debilitato, fino a convicerlo a dimettersi da ogni carica operativa.

E un anno fa se n’è andato così, in punta di piedi, lasciando al mondo una Apple che oggi è la società più capitalizzata al mondo e una serie di track record incredibili.

Ma i record migliori, quelli più belli sono senza dubbio i suoi, le cui imprese resteranno per decenni nei testi di marketing e di management. E in quelli delle lezioni di vita.

Alessandro Palmisano – [Marketing Manager BuyDifferent]

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BuyDifferent sempre più conveniente

Ne abbiamo combinato un’altra per gli utenti Mac che ci seguono sempre di più.

Oltre alla RAM, e a tutti i prodotti che vendiamo a prezzi davvero scontati (sempre, non solo il 32 agosto, o il 31 febbraio!), da qualche mese BuyDifferent vende i Mac potenziati.
Si tratta di computer Apple nuovi di zecca (stiamo già pensando di ampliare l’offerta, inglobando il MacBook Air, attendiamo solo che venga rinnovato, questione di settimane ormai), cui noi montiamo la RAM BuyDifferent.

Così tu riceverai il tuo computer senza dover pensare ad aggiornare la RAM: e risparmiando pure sino a 400,00 Euro (a seconda dei modelli).

Se hai delle esigenze particolari (un disco rigido più capiente ad esempio, o più veloce), anche in questo caso puoi contare sulla qualità, il risparmio e l’esperienza di BuyDifferent. Basterà scriverci illustrando nel dettaglio le tue esigenze. Ti risponderemo con un’offerta che sarà difficile rifiutare.

Affermare che è un successo, è dire poco! Sono sempre più gli utenti che scelgono BuyDifferent quando devono acquistare un nuovo Mac.

Dicevamo all’inizio di questo post che BuyDifferent ne ha combinato un’altra delle sue.
Ecco quale: se proponiamo i computer Mac potenziati, permettendo di risparmiare, cosa vuole l’utente per essere tranquillo, senza pensieri per, diciamo, 3 anni?

Esatto: l’Apple Care!
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Ricapitolando. Tu, che vuoi comprare un nuovo computer Mac. Bravo, allora fai così:

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4) Alla macchina appena acquistata affianchi pure l’AppleCare, e risparmi ancora;

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Alla fine, tu comunque hai risparmiato. E sei nelle condizioni di lavorare senza pensieri per i prossimi anni.

Incredibile, vero? No, BuyDifferent 😉

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