Nel 2012 Apple ha introdotto, all’interno dei modelli iMac e Mac mini, una interessante novità: l’opzione Fusion Drive. Di che cosa si tratta?
È un’opzione di archiviazione che Apple offre su alcuni dei suoi computer. Vale a dire? La società di Cupertino ha risolto a modo suo il problema della capacità dello stoccaggio dei dati, e la rapidità dello stoccaggio di quei dati. Per lo stoccaggio ci si affida a un disco rigido “normale”, mentre per la rapidità dello stoccaggio entra in gioco il disco a stato solido (o SSD).
Quindi sul proprio iMac o Mac mini con Fusion Drive, ci sono due dischi: ma il tutto è visto dal sistema come una sola unità logica.
Come funziona Fusion Drive? Il sistema operativo decide da sé quali file, dati e applicazioni devono essere stoccati sul disco rigido, e quali sul disco a stato solido, o SSD.
E quale criterio usa Fusion Drive? Tutti i file usati più di frequente saranno sistemati proprio sul disco SSD, per garantire un accesso più veloce a essi. Quelli invece che si usano di meno, troveranno posto sul disco rigido “normale”.
Cosa deve fare l’utente che desidera un iMac con Fusion Drive? Al momento dell’acquisto deve spuntare l’opzione relativa: infatti Apple “propone” questa funzione, lasciando all’utente la decisione finale. Se cioè averla sul proprio computer da scrivania, oppure no.
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