iOS 8: se i pulsanti non funzionano

Può succedere che l’uso prolungato di un iPhone produca nel pulsante Home qualche problema. Sino a giungere persino a renderlo poco o per nulla inutilizzabile. In realtà iOS 8 fornisce una soluzione software, in attesa della riparazione.

Entra nelle Impostazioni > Generali > Accessibilità. Scorri verso il basso e attiva Assistive Touch.
Questo produrrà, sullo schermo del dispositivo mobile, l’apparizione di un’interfaccia che comprende anche il tasto Home.

iOS 8 assistive touch

In attesa della riparazione, una buona via d’uscita.

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[Marco Freccero, EspertoMac BuyDifferent]

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Apple: un grande trimestre fiscale

E il bello deve ancora finire: perché le feste di fine d’anno sono dietro l’angolo.

Le vendite di iPhone hanno toccato la cifra di 39,2 milioni di pezzi (gli analisti nelle loro previsioni si erano fermati a 38 milioni).

I Mac sono stati venduti in 5,5 milioni di unità. Solo l’iPad delude, con 12,3 milioni di pezzi venduti (lo scorso anno, nello stesso periodo, se ne erano piazzati 14,1 milioni).

Noi di BuyDifferent approfittiamo dell’occasione per ricordare la sezione del nostro sito dedicata agli iPad e iPhone usati. Ogni iPhone è sottoposto a 37 test di funzionamento. Sugli iPhone di oltre 24 mesi, montiamo una batteria nuova. Ed è inclusa la scatola originale Apple.

Quello che hai acquistato non corrisponde alle tue attese? Ce lo potrai rendere gratis.

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E se invece vuoi monetizzare velocemente il tuo Device, vendilo a BuyDifferent! Dubbi? Forse non conosci BuyDifferent. Allora, leggi la rassegna stampa dedicata al nostro sito.

Senza dimenticare che BuyDifferent vende Mac nuovi potenziati.

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La Stampa parla di BuyDifferent!

Il quotidiano La Stampa ha pubblicato un articolo su BuyDifferent. È stata l’occasione per parlare del nostro servizio di vendita di iPhone e iPad usati.
Ed è sempre più un successo: per quale ragione?

  • 37 test di funzionamento sugli iDevice;
  • Batteria nuova su iPhone di oltre 24 mesi;
  • Reso gratis se non corrisponde alle attese;
  • Scatola originale Apple inclusa.


E se vuoi vendere il tuo iDevice, rivolgiti a BuyDifferent!

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10 milioni di iPhone 6 venduti al lancio

Certamente i dati erano attesi, ma la dimensione assoluta è comunque importantissima e dimostra il successo dei nuovi modelli.

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E c’è di più… Qualcosa che pochissimi hanno ricordato eccetto Forbes. Questi numeri sono stati raggiunti, a differenza del lancio del 5S e del 5c, SENZA la CINA e con un numero di Paesi inferiore, sarebbe come dire che apple ha giocato su un CAMPO più PICCOLO ottenendo una percentuale più grande.

Considerata l’importanza dell’iPhone 6 nella strategia di Apple verso i pagamenti digitali e le nuove funzioni, c’è da attendersi un ultimo trimestre di FUOCO se riusciranno a star dietro alla produzione.
Per quanto ci riguarda, BuyDifferent sta “aiutando” chi vuol cedere il vecchio dispositivo a monetizzare velocemente, ma il punto è chiaro, Apple ha aspettato che i suoi “Nemici”, in particolare Samsung si chiudessero in un angolo, quello dei grandi Display come UNICO vero argomento di vendita.
Poi ha sferrato il suo attacco e dai primi risultati che sta portando a casa è un risultato MOLTO pesante.

Ritengo questo sia anche il motivo per cui, per questa SERIE, Apple abbia deciso di non coprire il mercato dei 4″ di schermo del 5S, lo farà quasi certamente il prossimo anno per non scoprirsi in un’area che comunque genera volumi importanti.
Questo non vuole dire che Apple ha vinto definitivamente. Ci sono altre minacce che incombono in particolare in Cina con Xiaomi, ma questa è un’altra storia e ne parleremo poi.
Di certo quelli di Samsung non sono FELICI.

Antonio Capaldo – Amministratore – Buydifferent.it

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Un anno senza Steve Jobs

Ricordo le battaglie, negli anni ’90, quando in Italia Apple era praticamente sconosciuta ai più: i siti web dei fan di Cupertino organizzavano le petizioni contro le testate in edicola che rilasciavano dei bellissimi Cd-Rom solo in versione Windows, si organizzava il MacDay a Modena, e gli amici del POC riunivano, una volta al mese, “evangelisti” da tutta Italia attorno a una pizza sui navigli.

All’epoca, spiegare agli amici perché avevi scelto di acquistare un Macintosh era davvero una faccenda scomoda, poiché a parer loro erano più i motivi per non comprarlo che quelli per farlo: “Non ci sono tanti programmi per gli Apple”, dicevano, “Non trovo i giochi come su PC”. E la più classica di tutte: “Ma il Macintosh è solo per i grafici!”.

Se provavi a parlare del CEO di Apple a qualcuno prima dell’avvento di iPhone, la risposta era “Jobs chi?”. Il celeberrimo discorso ai neolaureati di Stanford ha cominciato a girare in Rete quando YouTube nemmeno esisteva: dopo 2-3 anni era lì che girava solamente tra gli addetti ai lavori, le community Apple, i Blog.

Apple senza Jobs, a metà degli anni ’90, subiva perdite a sette zeri ogni mese: nel 1997 il suo rientro azienda e il ritorno, nel giro di pochi anni, ai fasti degli anni Ottanta grazie agli iMac gelatinosi e colorati e ai fantastici processori G3 e G4 che nelle pubblicità “tostavano” gli Intel senza troppi complimenti.

All’inizio degli anni 2000 è la volta di iPod, con annesso l’ecosistema di iTunes e, a partire dal 2004, l’ascesa di Apple diventa praticamente inarrestabile da ogni punto di vista rispetto al quale è possibile misurare i risultati di un’azienda: fatturato, numero di utenti, market share, utili, cassa, punti vendita, notorietà di marca, capitalizzazione borsistica.

Nel 2007 l’avvento dell’iPhone catalizza una rivoluzione nel mondo del mobile e crea un successo planetario oltre le più rosee aspettative e che l’arrivo di iPad all’inizio di questi anni ’10 non ha potuto che corroborare.

Il lustro 2007-2012, sarà probabilmente ricordato come l’Età dell’Oro di Apple: ma questo smisurato quanto meritatissimo successo sospinto dall’imprimatur di Jobs, ha incrociato il dramma personale della sua malattia che, keynote dopo keynote, lo ha mostrato al pubblico sempre più magro e debilitato, fino a convicerlo a dimettersi da ogni carica operativa.

E un anno fa se n’è andato così, in punta di piedi, lasciando al mondo una Apple che oggi è la società più capitalizzata al mondo e una serie di track record incredibili.

Ma i record migliori, quelli più belli sono senza dubbio i suoi, le cui imprese resteranno per decenni nei testi di marketing e di management. E in quelli delle lezioni di vita.

Alessandro Palmisano – [Marketing Manager BuyDifferent]

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